In questa guida spieghiamo quali sono i consumi di un’asciugatrice.
Lasciare asciugare il bucato all’aperto è la scelta migliore, ma spesso questa soluzione no è possibile per svariati motivi, quali possono essere la mancanza di spazio, il clima sfavorevole e il regolamento di condominio. Oppure, anche per chi possiede un giardino sufficientemente ampio per stendere, lo scarso tempo a disposizione.
In tutte queste situazioni, soprattutto quando l’esigenza è quella di lavare spesso indumenti e biancheria, per evitare di stendere in casa e di rendere l’ambiente domestico eccessivamente umido, la soluzione ideale è quella di ricorrere ad un’asciugatrice, ovvero un elettrodomestico la cui funzione è specificamente quella di asciugare il bucato e renderlo rapidamente pronto per lo stiro.
Tuttavia, la tendenza è sempre stata quella di evitare, quando possibile, l’acquisto di questo tipo di apparecchio a causa dell’elevato consumo di energia elettrica, e delle relative bollette particolarmente onerose.
Oggi però, grazie all’evoluzione e al progresso tecnologico, i produttori sono riusciti nell’intento di ottimizzare al massimo i consumi e le prestazioni delle asciugatrici al fine di renderle non solo più performanti, ma anche più efficienti sotto il punto di vista energetico.
Avere a disposizione un’asciugatrice significa quindi evitare il disagio di una casa troppo umida a causa di un bucato frequente ma anche non essere costretti a sostenere la spesa di un consumo di energia elettrica eccessivo.
Naturalmente per ottenere un risultato eccellente occorre scegliere un’asciugatrice di ottima qualità, in grado di offrire un eccellente livello di efficienza energetica.
Classe Energetica e Consumi Asciugatrice
Come avviene per qualsiasi elettrodomestico, le asciugatrici si distinguono per la classe energetica differente, dove i livelli più elevati, e di conseguenza le macchine con le migliori performance, corrispondo alle classi A e superiori: A+, A++ e A+++. Un’asciugatrice di classe A o A+ offre già ottime prestazioni in fatto di risparmio energetico, anche se le migliori performance corrispondono alle classi più alte.
Risulta essere importante considerare che un’asciugatrice collocata in una classe energetica elevata non può certo essere offerta ad un prezzo economico, ma consente di risparmiare notevolmente sul consumo di energia elettrica se confrontata con i modelli di fascia più bassa.
Indicativamente, se una macchina in classe A+++ consuma circa 1 kW di energia elettrica per completare il ciclo, mentre un modello in fascia bassa, ad esempio B, può arrivare anche a consumare tre volte tanto.
Per avere un’idea del risparmio, è sufficiente quindi verificare il consumo di energia elettrica dell’asciugatrice, orario o per ciclo, di solito indicato dal produttore, e le tariffe applicate dal proprio fornitore di energia elettrica, rendendosi quindi conto di quanto può costare un ciclo di asciugatura effettuato con modelli di asciugatrice collocati in classi energetiche differenti.
Ci si renderà conto così che la differenza spesso è notevole e può arrivare anche ad oltre un euro per ogni ciclo di asciugatura che, a sua volta, se moltiplicato per il numero di utilizzi previsti in un anno, raggiunge un risultato sorprendente.
Leggere l’Etichetta
Come è noto, la classe energetica di un elettrodomestico offre solo un’indicazione generica, mentre per avere un’idea precisa riguardo alle prestazioni e ai consumi è necessario, prima di procedere con l’acquisto, consultare con attenzione l’energy label.
Si tratta di un’etichetta, di cui oggi vengono dotati tutti gli elettrodomestici più comuni, dove sono riportati, oltre al modello, il codice e la classe energetica, anche il consumo in kW orari calcolato dal produttore in base ad alcuni standard predefiniti. Questo dato è molto utile per avere un’idea precisa riguardo a quello che sarà l’effettivo consumo di energia elettrica dell’apparecchio.In mancanza di etichetta spesso è possibile rilevare questa informazione anche online.
Nella propria valutazione è bene tenere conto che il consumo sull’etichetta viene indicato su valore annuo e calcolato in base ad un uso complessivo di 160 cicli standard di capi in tessuto di cotone, eseguiti con macchina a pieno carico o a mezzo carico.
Per convertire le informazioni indicate dal produttore in un dato più chiaro e personalizzato, è sufficiente dividere per 160 il numero di kW annui mostrati dall’energy label, ottenendo così il consumo in kW di un ciclo di asciugatura standard, da moltiplicare poi per il prezzo / kW applicato dal proprio gestore della fornitura di energia elettrica.
Tecnologia Asciugatrice
Per svolgere il proprio lavoro, un’asciugatrice domestica può sfruttare tecnologie diverse, in relazione al modello e alla relativa classe di efficienza energetica.
Gli apparecchi più sofisticati ed efficienti sono quelli che funzionano a pompa di calore, dove l’aria viene riscaldata da un compressore che lavora grazie ad un circuito caldo freddo. Si tratta del sistema utilizzato anche per alcuni impianti di riscaldamento e climatizzazione. Un’asciugatrice dotata di pompa di calore ha un costo piuttosto elevato, prima di acquistarla si consiglia quindi di considerare con quale frequenza si intende utilizzarla.
I modelli moderni a condensazione garantiscono comunque buone prestazioni, visto che, come avviene anche per le caldaie, sfruttano il calore del vapore acqueo prodotto durante il ciclo di asciugatura, che viene ricondensato e infine smaltito esternamente.
Nelle macchine tradizionali, e meno efficienti, il vapore viene invece direttamente disperso nell’ambiente, senza potere essere riutilizzato.
Come Utilizzare l’Asciugatrice per Risparmiare sui Consumi
Per potere usufruire al massimo delle prestazioni di un’asciugatrice domestica, risparmiando al contempo sul consumo di energia elettrica, occorre seguire qualche semplice accorgimento sia durante la scelta del modello da acquistare che, successivamente, per l’utilizzo
-Si consiglia di acquistare una macchina di capienza adeguata alle proprie esigenze, una famiglia numerosa avrà bisogno di un’asciugatrice in grado di accogliere 8 o 9 Kg di bucato per evitare più sessioni di lavoro, mentre per una persona o due 5 Kg, come quelli garantiti dalle asciugatrici slim, sono più che sufficienti.
-Per quanto riguarda l’utilizzo, risulta essere preferibile impostare la macchina sui programmi più brevi, di trenta minuti circa, evitando il ciclo completo, come avviene con la lavatrice, si avrà ugualmente un risultato eccellente con un consumo di energia elettrica inferiore.
-In ogni caso, è importante fare partire la macchina a pieno carico, evitando di metterla in funzione mezza vuota, a meno che non sia presente questo tra i programmi l’opzione apposita per il mezzo carico.
-In alternativa, per evitare i carichi ridotti, si può acquistare un modello di asciugatrice in grado di rilevare il peso del carico e di adeguare la durata del ciclo, alcune macchine dispongono inoltre di sensori che verificano anche il grado di umidità del bucato e il tipo di tessuto, evitando di sprecare energia e calore qualora non fossero necessari.
-Alcuni programmi utilizzano aria fredda, con un notevole risparmio di energia elettrica, inoltre, per velocizzare l’asciugatura, è importante che i capi e la biancheria siano stati centrifugati perfettamente.
-Per mantenere la propria macchina in perfetta efficienza si raccomanda di effettuare una regolare e frequente pulizia dei filtri e delle parti smontabili.
Conclusioni
Come si è detto, una classe energetica elevata influisce notevolmente sul costo di un’asciugatrice, permettendo però di risparmiare successivamente sull’utilizzo. Per tale ragione questo tipo di elettrodomestico è consigliato a chi prevede un utilizzo frequente e un elevato quantitativo di biancheria e di indumenti da trattare più volte alla settimana.
Al contrario, se l’intenzione fosse quella di effettuare un utilizzo saltuario della macchina, magari solo durante i periodi di pioggia, con la possibilità di stendere all’esterno per tutto il resto dell’anno, è opportuno acquistare un’asciugatrice di fascia economica, di minore efficienza energetica ma, considerando l’utilizzo sporadico, più che sufficiente.